
tornato da un po' dal concerto di giovanni allevi, lo vedevo per la prima volta dal vivo... che mito...!
domani mi bucano un dente. scommettiamo che sopravvivo, va'. notte

At 1:49 AM, marzo 03, 2007, subzero
Caro anonimo, io non volevo assolutamente dire che Allevi é un mito nel senso di "famoso", universalmente riconosciuto come tale o osannato dalla critica. a parte che se Spike Lee sceglie un tuo brano come colonna sonora per un suo lavoro, nn credo che lo faccia perchè suoni discretamente il tamburello chicco nelle sagre paesane (con tutto il rispetto);io comunque volevo semplicemente dire che é stato un mito per me ieri sera, m'é piaciuto e mi piace, tutto qua. E' inutile riportare storie ad esempio esemplari(che poi possono rintracciarsi un po' in tutti), so benissimo che inizia a farsi strada da poco, che magari altri si sono fatti conoscere prima, sono anche d'accordo che oggi si creano divi a buon mercato e tra un po', se non già adesso, sarà quasi impossibile distinguere la genialità reale da quella di fabbrica, ed é drammatico... ma se riduci tutto ad una questione di quantità di consenso, rientri nella stessa logica dei giornalisti di cui parli tu...
voglio dire che al di là di tutto del talento sotto c'é eccome, e penso lo saprai bene anche tu. Intanto scegliamoci noi i nostri "miti", poi deciderà l'ordine cosmico.
grazie comunque per le tue documentatissime puntualizzazioni, ma chi sei il cugino sfigato di Allevi? :)
sono d'accordo con l'anonimo. Allevi è il solito raccomandato che non sa nemmeno dove sta di casa la musica e, secondo me, nelle feste di paese non glielo farebbero nemmeno suonare il tamburello chicco (nonostnte i paesani abbiano pessimig usti musicali come tu dimostri). Inoltre non è che SPike Lee sia famoso per le colonne sonore. E per finire trovo arrogante e presuntuoso il tuo tono, tanto da farmi supporre che sia tu il cugino sfigato di Allevi.
Allevi è un bluff. il suo produttore è uno degli uffici stampa piu' forti d'Italia, ovvio che nessun giornalista dira' mai quello che pensa veramente sulla sua musica. Meglio infatti copiare pari pari quello che c'è scritto nella cartella stampa: l'attacco di panico, la pasta al tonno e cosi' via.... sembra quasi un disadattato.... e la massa crede che essendo un po' strano sia automaticamente un genio! Come riescono a manipolarci i mass-media, è pazzesco!
La storia del Blue Note di New York, ad esempio, è esmplare: Allevi viene spacciato come l'unico italiano ad essersi esibito li', mentre in realta' saranno almeno una ventina. Nessuno dice che il locale era stato noleggiato e poi riempito a suon di inviti!
Per quanto riguarda il recente, pubblicizzatissimo, concerto di Parigi la stampa ci dice che c'erano 1400 spettatori. Ed è vero, c'erano. Peccato che non dicano che erano venuti per Cristina Branco, e che Allevi apriva, non annunciato neanche sul sito del locale, il di lei concerto. Magari poi è stato un successone, chissa', ma mettiamo i puntini sulle i....inoltre potresti anche il migliore del mondo, ma in un paese in cui ancora non ti conosce nessuno non farai mai il pienone, no? E comunque usate Google ragazzi, basta un attimo per scoprire che di Bollani sui blog in America ne parlano eccome, mentre di Allevi all'estero non v'è traccia....